Quando pensiamo alla Puglia, regione mozzafiato del sud Italia, immaginiamo sempre mari cristallini, uliveti secolari, trulli, paesaggi mozzafiato ma ci sono anche tesori gastronomici tutti da scoprire come per esempio i taralli dolci che ne occupano un posto speciale.
ORIGINI E STORIA
I taralli dolci pugliesi, chiamati “mbriachidd” (dal dialetto Pugliese) sono dei dolci dalla consistenza morbida e friabile e hanno una preparazione molto antica, che risale ai tempi dell’Impero romano.
All’origine i taralli dolci erano considerati come un alimento povero, fatti di ingredienti semplici e di facile reperibilità come vino, olio extravergine e zucchero che sono ancora gli ingredienti principali di questi deliziosi taralli.
La versione dolce ha origini più recenti, probabilmente risalenti al periodo medievale, quando l’uso dello zucchero si diffuse anche tra le popolazioni meno abbienti. Nei secoli, ogni famiglia pugliese ha sviluppato la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione, con varianti che cambiano da un paese all’altro.
LEGGENDE E TRADIZIONI
Come molti piatti della tradizione italiana, anche i taralli dolci sono avvolti da leggende, infatti una storia narra che un giovane panettiere pugliese durante una carestia riuscì a sfamare il suo villaggio con questi piccoli anelli di pasta preparati con le materie prime che aveva a disposizione, per questo i taralli dolci sono considerati simbolo di speranza e resilienza.
In Puglia, questi dolci sono preparati in occasione di feste religiose e celebrazioni familiari. Durante il periodo pasquale, ad esempio, è tradizione prepararli per poi portarli in chiesa per la benedizione. Sono apprezzati anche come dono, simbolo di augurio e prosperità.
CURIOSITA’ E VARIANTI
Oltre alla versione classica, esistono numerose varianti dei taralli dolci pugliesi, molti li preferiscono con una glassa di zucchero e limone, altri con le mandorle e cannella o anche con zenzero o frutti di bosco, in alcune zone della Puglia si possono trovare anche preparati con il mosto cotto, una sorta di sciroppo d’uva che conferisce loro un colore ambrato e un sapore davvero unico.
I taralli dolci non hanno uova nell’impasto e sono perfetti per la colazione o la merenda, ma anche come fine pasto, accompagnati, magari da un buon vino dolce e da altri dolcetti casalinghi, come le paste di mandorla gli sporcamuss, mandorle e tanto altro.
Per un risultato eccellente si consiglia, dato i pochi ingredienti di questo dolce, di utilizzare ingredienti di qualità, un buon vino bianco o rosso, un olio extravergine di oliva come quello che troverete nella nostra dispensa e le spezie che più gradite.
CONCLUSIONI
I taralli dolci non sono solo un ingrediente da gustare, ma rappresentano un pezzo di storia e cultura di una regione che ha saputo conservare e valorizzare le proprie tradizioni culinarie.
Ogni morso è un viaggio nel tempo, un ricordo di mille leggende e un omaggio alla semplicità degli ingredienti genuini.
Se vi trovate in Puglia andate subito ad assaggiare questi piccoli capolavori di pasticceria locale e se volete potete anche prepararli in casa, la loro fragranza e il loro sapore unico vi lasceranno senza fiato e in poco tempo vi ritroverete immersi tra ulivi e trulli.
BUON APPETITO!!!