Ricordo ancora il profumo intenso dei fichi secchi che riempiva la casa di mia nonna durante la preparazione di questo dolce tradizionale. Come fare i fichi secchi con le mandorle è un’arte che si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie salentine, un rituale che va ben oltre la semplice ricetta.
Il Fico Mandorlato, un delizioso dolce pugliese realizzato con fichi secchi e mandorle, rappresenta non solo un dessert, ma un pezzo autentico della nostra cultura gastronomica. In questo articolo, vi guiderò attraverso la preparazione di questa specialità di San Michele Salentino, condividendo i segreti tramandati nella mia famiglia e le tecniche tradizionali che rendono questo dolce così speciale.
Il Patrimonio Culturale del Fico Mandorlato
Nel cuore dell’Alto Salento, dove mi trovo spesso a passeggiare tra gli antichi uliveti, possiamo ammirare un paesaggio agricolo storico davvero unico: una distesa di colture promiscue dove olivi secolari si alternano armoniosamente con mandorli e alberi di fico.
Il Fico Mandorlato rappresenta molto più di un semplice dolce per i salentini. La sua storia affonda le radici nel secondo dopoguerra, precisamente tra il 1946 e il 1947, quando le famiglie di San Michele Salentino hanno dato vita a questa prelibatezza, trasformando un’antica tradizione in un’arte culinaria distintiva.
Ciò che rende il nostro territorio così speciale per la produzione di questo dolce sono:
- La presenza di decine di cultivar storiche di mandorle come Riviezzo, Bottari e Sciacallo
- L’eccellente qualità dei fichi della varietà Dottato, perfetti per l’essiccazione
Oggi, sono particolarmente orgoglioso di condividere che il Fico Mandorlato di San Michele Salentino ha ottenuto importanti riconoscimenti. La Fondazione Slow Food ha istituito un Presidio per salvaguardare questa tradizione, mentre il Ministero delle Politiche Agricole lo ha inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), confermando il suo valore come patrimonio culturale da preservare.
L’Arte della Preparazione Tradizionale
La preparazione dei fichi mandorlati è un rituale che seguo ogni anno tra agosto e settembre, quando i fichi Dottato raggiungono la perfetta maturazione. È un processo che richiede pazienza e dedizione, ma che porta risultati straordinari.
Il nostro metodo tradizionale inizia all’alba, quando raccolgo i fichi ancora freschi di rugiada. Con cura, taglio ogni frutto a metà e li dispongo sui sciaje, i tradizionali graticci di canne che usiamo da generazioni. È fondamentale proteggerli con un telo leggero e traspirante per preservarli da polvere e insetti.
Ecco i passaggi principali della preparazione che seguo fedelmente:
- Essiccazione al sole per 5-6 giorni, girando i fichi più volte al giorno
- Tostatura delle mandorle locali (varietà Riviezzo o Bottari)
- Inserimento della mandorla tostata con semi di finocchietto selvatico
- Accoppiamento delle metà dei fichi a formare un “otto”
- Cottura in forno a temperatura moderata per circa un’ora
La magia avviene quando sistemo i fichi ancora caldi nei contenitori di vetro o ceramica, alternandoli con foglie di alloro. Senza conservanti artificiali, questi dolcetti si mantengono perfetti per 8-10 mesi, permettendoci di gustare il sapore dell’estate anche nelle fredde giornate invernali.
Quello che rende unico il nostro Fico Mandorlato è la combinazione perfetta tra il dolce del fico e il leggero amaro della pellicina della mandorla non pelata, un contrasto che racconta la storia della nostra terra.
Preservare una Tradizione Secolare
Ogni anno, con grande orgoglio, partecipo al Festival del Fico Mandorlato di San Michele Salentino, un evento che dal 30 agosto al 1 settembre trasforma il nostro borgo in un vivace centro di cultura gastronomica. Quest’anno celebriamo la 22ª edizione, e sono sempre più convinto che questo festival rappresenti molto più di una semplice sagra.
Ciò che mi emoziona particolarmente è vedere come la nostra comunità si unisce per preservare questa tradizione. Durante il festival, possiamo ammirare:
- Circa 30 espositori che presentano i nostri prodotti locali
- Dimostrazioni dal vivo della preparazione tradizionale dei fichi mandorlati
- La preziosa Mostra Pomologica del Fico e Frutti antichi
L’associazione “Hortus Puglia”, in collaborazione con il Comune, ha trasformato quello che era un semplice mercato in un vero e proprio patrimonio culturale. Vedere migliaia di visitatori che si riversano nelle nostre strade per assaggiare i nostri fichi mandorlati mi riempie di orgoglio. È la dimostrazione che le tradizioni, quando custodite con amore e dedizione, non solo sopravvivono ma prosperano.
Conclusione
Mentre osservo i fichi mandorlati disposti ordinatamente nel mio contenitore di vetro, rifletto su quanto questo dolce rappresenti l’anima della comunità di San Michele Salentino. La preparazione meticolosa, tramandata attraverso le generazioni, racchiude non solo una ricetta, ma un’intera storia di tradizione e dedizione.
Questi piccoli tesori dolciari, riconosciuti come Presidio Slow Food e prodotto PAT, testimoniano l’importanza di preservare le nostre radici gastronomiche. La combinazione perfetta tra i fichi Dottato e le mandorle locali continua a incantare sia i residenti che i visitatori del nostro festival annuale.
Mi riempie di gioia sapere che questa tradizione secolare continua a vivere e prosperare nella nostra comunità. Ogni morso di fico mandorlato racconta una storia: la storia della nostra terra, delle nostre famiglie e di un’arte culinaria che, sono certo, continuerà a deliziare le generazioni future.
FAQs
- Come si possono ammorbidire i fichi secchi?
Per ammorbidire i fichi secchi, è possibile immergerli per alcune ore in acqua, succo di frutta o liquore. Un’altra opzione è l’ammollo in vino passito, lasciandoli riposare fino a quando non diventano morbidi. - Qual è il processo per fare i fichi secchi?
Per preparare i fichi secchi, tagliali a metà per essiccarli uniformemente. Puoi inserire al loro interno un cuore di mandorla, nocciola o noce. Successivamente, esponili al sole per almeno tre giorni, assicurandoti che siano sempre rivolti verso il sole durante il giorno e che l’aria circoli liberamente. - Quando è il momento migliore per preparare i fichi secchi?
Settembre è il periodo ideale per preparare i fichi secchi, che possono essere conservati e gustati non appena pronti. - Perché i fichi secchi possono diventare neri?
I fichi secchi possono annerirsi a causa di malattie fungine come la ruggine del fico, che provoca macchie gialle sui frutti e sui rami, e la peronospora, che causa macchie nere.